Nicola Bassi dall’alto della Villacidro Skyrace 2019
Amiche ed Amici di Runner Escursionista,
in occasione della Villacidro Skyrace 2019 ho avuto il piacere di chiacchierare con Nicola Bassi (atleta della Bergamo Stars Atletica, sponsorizzato dalla Raidlight). Dal gradino più alto, dopo esser salito e sceso sui sentieri villacidresi per un D+ da 4100 m, un vertiginoso racconto della sua corsa e delle belle esperienze vissute attraverso il trail running.
1. Ciao Nicola, complimenti per la tua bellissima corsa. Partiamo, senza stretching e riscaldamento, per arrivare subito a parlare del profumo di vittoria che
hai indossato al traguardo della km 48 D+ 4100 m della Villacidro Skyrace 2019. Raccontaci questa
tua ultima gara in Sardegna.
Nicola:1) Sono partito subito appaiato con Fulvio Dapit. Dai primi istanti siamo restati soli, ma visti distanza e dislivello la partenza è stata abbastanza soft. Abbiamo proseguito accoppiati fino al ventesimo km circa, dove su lunga salita sono riuscito a prendere giusto un paio di minuti di vantaggio. Nonostante non ci vedessimo direttamente sapevo che non potevo averlo staccato di molto e di sicuro non avrebbe mollato fino alla fine. Infatti verso il trentesimo km Fulvio ha iniziato ad accorciare le distanze e mi ha praticamente raggiunto. Saremo stati distanti nemmeno 200m. Mancava veramente poco e ho cercato di non farmi raggiungere incrementando per quanto possibile il margine di distacco. Ero “parecchio stanchino”… Ho tirato fino alla fine ed è andata bene! Solo dopo Fulvio mi ha riferito aver sbagliato ad un bivio a 3/4 km dall’arrivo.. Peccato, sarebbe stata un gran volata negli ultimi km.
2. Sei un runner che vive in contrasto con le temperature. Hai compiuto una fenomenale impresa
sotto zero, in Russia, al Black Bajkal, mentre in precedenza hai affrontato altissime temperature nel
deserto del Gobi: due gare agli antipodi. Quali sentieri ti hanno condotto verso queste scelte?
Nicola:2 – Sicuramente il piacere di scoprire e di percorrere nuovi sentieri in posti nuovi. Le condizioni climatiche estreme costituiscono sempre una sfida, con un fascino tutto particolare. Il sapersi adattare e gestire le condizioni più varie è ciò che mi affascina.
3. La suola delle tue scarpe conosce bene la Sardegna. Baunei (OG), non solo per l’UTSS a cui hai preso parte, il sud dell’isola con la recente gara nel Parco dei Sette Fratelli (Trail dei Cervi Is Xrebus –
Sinnai, Maracalagonis – CA) e ora Villacidro (CA) con il battesimo della skymarathon su cui hai
messo il sigillo grazie ad una bellissima corsa che ti è valsa la vittoria. Quale fascino esercita su di te questa regione? Parlaci del tuo rapporto con questa terra.
Nicola:3 – Il mio primo approccio con la Sardegna è stato grazie a Matteo Casula e all’ASD Artzia, che mi contattó per provare a percorrere l’itinerario del Selvaggio Blu in velocità: inutile dire che sfondó una porta aperta! Scesi in Ogliastra e in due settimane corsi la 90 km dell’Ultra Track Supramonte Seaside Baunei è riuscii a percorrere il tracciato in 8h 10min. Restai subito ed incredibilmente affascinato dall’asprezza e durezza del territorio carsico, così come dalle cale stupende e dall’amicizia e ospitalità delle persone che incontravo. In seguito, sempre con Matteo Casula, ho fatto la traversata Tacchi d’Ogliastra-Gennargentu- Supramonte in tre giorni. Ho partecipato al Trail dei Cervi e per ultimo alla Magusus Sky Marathona Villacidro (CA).Ogni volta vengo colpito dal fascino di un territorio tanto aspro quanto è calorosa l’ospitalità degli amici sardi.
4. Quali cartoline hai portato via con te della tua ultima gara in Sardegna?
Nicola:4 – Sicuramente quello delle rocce granitiche, l’incredibile salita del trentesimo – lungo un canalone – e per finire i festeggiamenti finali con i nuovi amici di Villacidro.
5. Allenamenti e gare hanno mai messo a tacere il sapore nudo e crudo per la corsa?
Nicola:5 – Direi di no. Ovviamente ci sono alti e bassi come in ogni cosa. Ma credo che il fascino del trail – quello che io cerco – è il senso di avventura e di nuovo in ogni percorso. Zone profondamente differenti: climi che variano il medesimo Trail trasformandolo di anno in anno a causa delle condizioni meteorlogiche che caratterizzano le stagioni.
6. Prossimi progetti per il 2019? Qualcuno di questi include la Sardegna?
Nicola:6 – Il grosso progetto del 2019 sarebbe l’Annapurna Mandala Trail di ottobre, in Nepal. Gara di 12 giorni a tappe ed in semi-autonomia. Diciamo che non è delle più economiche e per ora sono alla ricerca di un aiuto per la parte finanziaria…
Grazie Nicola per le tue parole e per il rispetto con cui hai sempre dialogato con i sentieri della Sardegna. Questa è una terra che chiede energia per essere vissuta ma che, come hai imparato, sa ripagare con immagini che si stampano nel cuore e nei ricordi.
#ScarpeBenAllacciate, cuore impavido e via verso il vostro sentiero.
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