I’m the “Invisible (SOS1)” runner…
Come può un prodotto essere invisibile ed impercettibile e, allo stesso tempo, offrire comfort alla vostra corsa?
Me lo sono chiesto per svariati chilometri, durante le cinque giornate trascorse con le mie scarpe abbinate ai plantari Invisibile SOS1 che Noene Italia mi ha chiesto di testare.
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Dopo le corse in compagnia delle Ergo Pro AC Plus e delle Universal NO2, è giunto il momento di raccontare le distanze coperte con queste solette ultra sottili ed altrettanto leggere. Parliamo di 1 mm di spessore e di un peso piuma (13 grammi) per chi ama correre in totale relax o in modo competitivo.
Come per i modelli precedenti ho iniziato a prendere confidenza con questo prodotto durante le mie camminate. Trattandosi di una tipologia molto versatile le ho impiegate anche nella quotidianità. Inserite sotto la soletta in dotazione delle mie calzature mi hanno accompagnato al lavoro, nelle passeggiate urbane, outdoor ed infine nella corsa.
Prima giornata dedicata ad un corto da 10 km su sterrato, con qualche incursione su terreno tecnico: un trail veloce per valutare la reattività e la protezione offerta da queste solette. Interessanti risposte raccolte nelle fasi veloci effettuate su pietraia. Da sottolineare leggerezza e protezione esperite.
Proviamo a mettere in crisi questo plantare. Scelgo un percorso caratterizzato da asperità su terreno con ripide discese. È noto a chi corre sui sentieri che pietre e discese veloci mettono a dura prova pianta del piede e articolazioni. Le Invisible SOS1 (Noene) presenti all’appello ed impeccabili nell’offrire supporto alla mia corsa.
Per il terzo giorno di test 15 km di trail impegnativo saliscendi su fondo sconnesso e pietre a vista.
Nonostante le oggettive difficoltà queste solette ultra fini si dimostrano all’altezza del compito a cui sono state chiamate.
Un bel fuoripista su terreno sconnesso: un lungo da 20 km per valutare l’affaticamento articolare su distanza e tempo trascorso in corsa. Comfort e relax nonostante il battuto irregolare.
Non solo trail per le Invisible SOS1 della Noene. Una buona dose di asfalto utile per comprendere appieno questo plantare grazie alla superficie da me meno amata che però mi ha permesso di giungere ad una
carrareccia che non percorrevo da tempo. Salite e discese a lunga percorrenza hanno poi aggiunto ulteriori elementi per definire il mio rapporto con questo plantare. Comfort anche durante la corsa con assetto variato dalle pendenze percorse a lungo, sia nel guadagno che nella perdita di quota.
Conclusioni
Caviglie, ginocchia, anche, schiena e zona cervicale vengono sottoposte a stress da carico durante percorsi come quelli affrontati da me nel corso di queste 5 giornate, in particolar modo quando il ritmo della corsa è elevato.
Assorbimento e dispersione dell’impatto sono caratteristiche che tutti i runner e specialmente i trail runner cercano negli allenamenti e nelle gare.
Le Invisible SOS1 preservano il nostro corpo dagli urti derivanti dall’azione della corsa. Ho trovato molto piacevole anche il loro utilizzo nella mia quotidianità.
Anche questi plantari della Noene si dimostrano ottime complici per le nostre corse e le passeggiate sia urbane che extra urbane.
La corsa, successiva alle fasi di test, effettuata con le solette originali mostra il beneficio che possiamo trarre da questo valore aggiunto.
L’invisibile testimonia la sua presenza ad ogni passo.
Buone corse con le Invisible SOS1 di Noene.
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