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Noene Ergo Pro AC Plus: rendez-vous con il Trail Running

Noene Ergo Pro AC Plus: rendez-vous con il Trail Running

Questo è il primo articolo del Runner Escursionista in cui parlo di attrezzatura sportiva.
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Sono stato contattato da Noene Italia per testare i loro prodotti durante i miei trail.
Lieto ed onorato di poter fare le mie valutazioni – e consapevole che avrò una scusa in più (in realtà tre, come i modelli di plantari ricevuti per le mie corse in veste di #Tester) per andare a correre sui sentieri – ho accettato all’istante questa proposta.
Il primo modello calzato dalle mie scarpe da trail è quello più tecnico. Volevo andare dritto a bersaglio e capire quanto questo prodotto avrebbe inciso sulle mie uscite spensierate in ambito outdoor.
Le Ergo Pro AC Plus sono entrate dunque a far parte delle mie corse in ambiente naturale.
Via le solette originali e diamo il benvenuto a quelle della Noene.
Come per le calzature tecniche, anche per questi plantari della Noene, ho optato per una prima fase di rodaggio attraverso la camminata.
Al primo impatto la sensazione psicologica è parsa di adattamento: ho iniziato a capire passo dopo passo, per poi metabolizzare, le sensazioni vergini di questo connubio tra scarpa da trail e plantari Noene.
In fase di rullata ho potuto apprezzare la struttura della soletta.
Dal primo appoggio sul tallone si avverte subito la presenza del cuscinetto protettivo che scarica il peso dell’impatto al suolo per poi passare alla vera e propria fase di spinta con l’avampiede, anch’esso sorretto dalla forma del plantare.
– Velocità di esecuzione e protezione del piede (hiking – camminata veloce in ambiente naturale).
Durante le camminate sportive su sterrato e terreni accidentati si esperisce comodità.
Le uscite di hiking sono state utili per un primo approccio, effettuare il rodaggio del prodotto e così capire la natura del nuovo assetto dato dai plantari.
Nella camminata sportiva non ho intuito una perdita di spinta: il timore era quello di sentirmi
eccessivamente ammortizzato. Sulle asperità del terreno l’impatto dà la sensazione di protezione e conserva allo stesso tempo la sensibilità del piede, consentendo in questo modo una corretta lettura della tipologia di terreno su cui ci si muove.
Dopo alcune uscite a passo sostenuto ho valutato maturi i tempi per passare alla corsa in ambiente naturale, con veri e propri trail.
– Le Ergo Pro AC Plus: rendez-vous con il Trail Running.
Il trail running test su queste solette della Noene si è sviluppato i sei fasi, ognuna delle quali ha avuto un ruolo importante per raccogliere dati esperienziali sulla tipologia di corsa a me più cara.
#TestNoeneDay1
Il primo giorno mi ha visto protagonista di un collinare fuori pista da km 8,5, dopo un riscaldamento di 3 km su falso piano. Lo scenario, un percorso caratterizzato da un buon battuto, alcune sezioni con ghiaia (Sinnai, CA – Sardegna), con brevi salite, alcune delle quali con una significativa percentuale di pendenza. Una volta capiti i primi messaggi dati dal contatto col terreno ho raccolto buone sensazioni soprattutto nelle discese, in termini di protezione e rilancio della falcata.
#TestNoeneDay2
Il desiderio di avventura – e così mettere veramente alla prova le Ergo Pro AC Plus della Noene – ha
incontrato i sentieri del Cammino Minerario di Santa Barbara. Siamo a Masua (provincia di Iglesias,
Sardegna) e la giornata che aspetta questi plantari sarà molto impegnativa.
Il primo tratto di riscaldamento su un buon battuto mi offre risposte positive: comfort per i miei piedi e reattività nelle fasi di battuta.
Il vero test della giornata arriva sui single track corribili e non.
Le decise asperità del terreno danno la dimensione del valore aggiunto di queste solette.
Qui la l’architettura dei sentieri, in determinati tratti, costringe alla camminata e richiede equilibrio: un ulteriore test per le Ergo Pro AC Plus.
Ho finalmente l’occasione per correre sul tecnico in salita e in discesa.
Nelle salite la spinta risulta buona nonostante si possa pensare che questi plantari essendo stati progettati per scaricare il peso e ridurre l’impatto col suolo possano ridurre l’efficienza della corsa. Non sono un velocista, ma la sensazione registrata racconta comodità e tutela della pianta del piede.
La discesa su single track tecnici con presenza di pietre offre una visione completa della struttura di queste solette della Noene. Sarà questo l’esame più approfondito e rigido che condurrò, in quanto ho sempre ritenuto che le discese nei trail possano essere nemiche delle articolazioni e della pianta del piede.
Opto per un ritmo alto e mi cimento in salti su pietre stabili per mettere a dura prova le Ergo Pro AC Plus.
Il resoconto fornito dai miei piedi sottolinea caratteristiche come protezione e ammortizzazione.
È possibile che in fase di spinta la reattività sia ridotta di qualche millesimo di secondo, ma le mie rilevazioni sono incentrate sulla tutela fisica e non su alti livelli di performance che mai ho registrato in precedenza su questo percorso e che dunque mancano come dati utili per uno studio comparato.
#TestNoeneDay3
Per la terza giornata inserisco in calendario un’uscita su collinare con brevi inserti di cemento e asfalto pianeggiante dove è possibile lavorare su ritmo progressivo.
Non amo particolarmente l’asfalto per via della sua durezza, ma su di esso ho potuto valutare se nell’incremento graduale di ritmo ci fosse qualche difficoltà nel cambio di velocità e se queste solette incidessero negativamente sul dispendio di energia. Le gambe giravano bene e avere una protezione in più sulla pianta del piede mi ha dato maggior serenità.
L’impatto sulle superfici dure mediato da questi plantari ha aggiunto un altro punto positivo alla valutazione del prodotto. Nessun affaticamento tendineo dal nuovo assetto dato dalle Ergo Pro AC Plus al termine della terza uscita.
#TestNoeneDay4
Quarto giorno per le Ergo Pro AC Plus della Noene. Lo scenario scelto per oggi presenta uno sterrato prevalentemente pianeggiante che mi ha offerto l’occasione per proseguire la rilevazione dati sugli aspetti
connessi alla velocità e ai cambi di ritmo. Nei chilometri veloci e in quelli affrontati progressivamente non ho registrato sensazioni spiacevoli come il molleggiamento. La risposta ricevuta invece evidenzia la stabilità durante le fasi di atterraggio e spinta. Scongiurato il timore di correre su una sorta di materassino di gomma che, per quanto possa dare una sicurezza sull’impatto con il terreno, rende la corsa poco piacevole e soprattutto poco efficace. Risposta positiva anche nel settore velocità e cambio d ritmo.
#TestNoeneDay5
Eccoci giunti al giorno cinque. Trascinato dal gusto della velocità, ho scelto di percorrere brevi salite e discese a ritmo elevato per capire se nelle fasi di spinta su piano inclinato (salita e discesa) con l’impiego di questi plantari potesse presentarsi qualche tipo di inconveniente.
Sulle salite veloci le falcate si sono dimostrate efficaci: forse in questo caso l’avampiede riceve una spinta agevolata o perlomeno non rallenta la reattività in fase di rilancio. Risposta adeguata alle mie aspettative.
In discesa si esperisce una sensazione di protezione e al contempo la stabilità della scarpa non viene in alcun modo compromessa. Responso positivo anche dalle discese affrontate con ritmi elevati.
Il passaggio repentino dalle fasi di carico e scarico (alternando carico prima in salita e scarico in discesa e poi vice versa) mi ha offerto un quadro completo sulle Ergo Pro AC Plus messe in condizioni di stress da carico su diversi assetti richiesti dalla conformazione del terreno e dalla scelta del ritmo con cui ho
affrontato i vari settori del percorso (salite, discese e pianura).
#TestNoeneDay6
Ultimo giorno di valutazione per le Noene Ergo Pro AC Plus.
Oggi il trail parla di lungo. Corsa su percorso da 24 km, con annesso uno stress test sul greto di un fiume.
La lunghezza dell’itinerario scelto mi ha permesso di capire in maniera più approfondita se l’utilizzo di questi plantari potesse incidere negativamente su articolazioni, muscoli e tendini.
Al termine della corsa e nei giorni a seguire nessuna sensazione negativa da riscontrare.
Anche la sezione corsa sul letto del fiume ha dimostrato l’efficacia in termini di protezione garantita dalle Ergo Pro AC Plus. Risposta decisamente positiva dal lungo che ho corso con un buon ritmo.
Le sensazioni a freddo mostrano una risposta positiva allo stress fisico a cui ho sottoposto il mio corpo, dove le Ergo Pro AC Plus si sono dimostrate come un valore aggiunto su lunghe distanze e terreni tecnici.
– Conclusioni
Le Ergo Pro AC Plus della Noene appaiono da subito un progetto ben curato e realizzato a misura di runner.
Questo plantare ergonomico si adatta al piede e la sensazione tattile esperita una volta indossate le scarpe non dà alcun fastidio, anzi conferisce maggior comfort alla calzatura e alla vostra corsa.
Sono un Runner Escursionista e per me la priorità risulta essere la corsa in ambiente naturale,
prevalentemente su lunghe distanze e su terreni accidentati. Vien da sé che ritengo fondamentale la tutela del piede e delle articolazioni. Ho trovato in queste solette delle ottime compagne per i miei trail. Le ho
portate su sterrati, pietraie, su fondo sconnesso, cemento e asfalto, su itinerari con dislivello (D+ e D-), ricevendo sempre un feedback positivo.
L’ultima giornata di test, caratterizzata da un lungo con percorrenza sul gretto di un fiume, può considerarsi l’esame finale ed il più importante. Tutte le giornate di test precedenti sono state raggruppate in quest’ultima uscita, con un mix delle prove condensate in questi 24 km. Distanza, tipologia variegata di fondo, cambi di ritmo e
soprattutto il nuovo elemento sul tempo trascorso in fase di corsa, assegnano un voto più che positivo a questo plantare.
Se anche voi amate i sentieri, i lunghi trail e siete soliti misurarvi su salite e discese tecniche vi consiglio di
acquistare le Ergo Pro AC Plus della Noene per aver un nuovo alleato per le vostre corse: un valore aggiunto alle giornate da trail runner.
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